PARMA - IL PARCO DUCALE

la più grande area verde nel cuore della città di parma, è il ritrovo abituale dei parmigiani e non.

 

Non avevo mai considerato Parma come oggetto dei miei articoli, come luogo da non perdere, come viaggio a km0, eppure in questi giorni di zone rosse, arancioni, gialle, questa città mi sta regalando nuove emozioni riscoprendo bellezze che mai avrei considerato tali, pur avendole davanti agli occhi.

Una di queste bellezze e attrazioni principali della città è il Parco Ducale, conosciuto anche come il Giardino.

 

 

 

Ritrovo abituale dei parmigiani e non, il Parco Ducale è la più grande area verde situato nel quartiere Oltre Torrente, nel cuore della città di Parma.

 

Un immenso parco di ben 208.700 mq., costruito in origine dal duca Ottavio Farnese che nel 1561 ne commissionò il progetto all'architetto Giovanni Boscoli; nel 1690 il duca Ranuccio II Farnese, in occasione delle nozze del figlio Odoardo Farnese, fece scavare una grande Peschiera per rappresentarvi una naumachia. In seguito Filippo di Borbone, nel 1749, incaricò della sua totale ristrutturazione l'architetto Petitot, che vi realizzò un parco neoclassico su ispirazione francese, ricco di vasi e statue di Jean-Baptiste Boudard. L'architetto inoltre, nel 1769, in occasione del matrimonio fra Ferdinando di Borbone, figlio del duca Filippo, e Maria Amalia d'Asburgo-Lorena, il piccolo Tempietto di Arcadia realizzato in forma di rovina.

Dopo l'annessione del Ducato di Parma e Piacenza all'Impero Francese, anche Napoleone Bonaparte visitò il parco nel 1805.

In seguito alla restaurazione, la nuova duchessa Maria Luigia incaricò l'architetto di corte Nicola Bettoli di un parziale ripristino del parco, introducendovi nuove specie arboree, tra cui i platani monumentali piantati intorno al 1830 nella cosiddetta piazza dei Platani al centro della grande étoile posta di fronte al palazzo.


Gruppo del Sileno
Gruppo del Sileno

Divenuto di proprietà comunale dopo l'Unità d'Italia, il parco fu aperto al pubblico; per questo furono abbattute le mura e vennero aperti nuovi ingressi.

Negli anni seguenti la parziale incuria favorì la crescita spontanea di nuove specie arboree, tra cui olmi e querce, che si diffusero tra gli originari tigli e ippocastani.

Nel 1920 si rese dunque necessario un altro intervento di ristrutturazione del parco, su progetto dello scenografo Giuseppe Carmignani: fu allora che il Gruppo del Sileno, principale statua del Boudard, fu spostato al centro dell'ètoile, mentre fu posizionata sull'isolotto al centro della Peschiera la grande Fontana del Trianon, realizzata tra il 1712 e il 1719 dall'architetto e scultore Giuliano Mozzani per il giardino della Reggia di Colorno.

Tra il 2000 e il 2001 il parco fu completamente ristrutturato riportandolo alla sua veste neoclassica, sulla base dei disegni del Petitot.

Oggi è molto frequentato dai cittadini che spesso utilizzano per praticare jogging lungo i suoi 3,2 km di viali alberati.

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Commenti: 3
  • #1

    Fabio (venerdì, 11 dicembre 2020 21:31)

    Che spettacolo con la neve! Io ricordo di esserci stato in primavera ma così è stupendo!

  • #2

    Daniele & Marilena (sabato, 12 dicembre 2020 10:00)

    Noi abbiamo scelto Parma come meta del nostro capodanno qualche anno fa e ricordiamo con piacere le passeggiate fatte all'interno di questo parco...
    Con la neve è davvero strepitoso!

  • #3

    Anna (martedì, 15 dicembre 2020 09:35)

    Gli spazi verdi in città sono importantissimi e questo parco sembra davvero stupendo. Ammetto di non conoscere Parma, ma è sulla mia lista :-)